Incidente in bici per Jovanotti: “Mi sono rotto la clavicola, bacino e il femore in tre punti, fa malissimo”

Jovanotti ha avuto un incidente in bicicletta. L’artista Lorenzo Cherubini, 56 anni, era in sella a una bicicletta da strada nella Repubblica Dominicana quando si è schiantato contro uno spartitraffico in mezzo alla strada, secondo quanto ha raccontato sui social media.

“Ho fatto un gran volo in bici. Temo di essermi rotto qualcosa..ho fatto un volo bastardissimonon ho visto il rallentatore del traffico. Mi sa che mi son rotto qualcosa sul bacino visto che non riesco a stare in piedi. Sono volato alla grande. Sono in repubblica Dominicana ospite di un amico…mi son portato la bici, al terzo giorno sbam…”. 

L’incidente gli ha provocato la frattura della clavicola, del bacino e del femore in tre punti.

L’artista dovrà sottoporsi a un intervento chirurgico e iniziare un lungo processo di riabilitazione.

“Mi sono rotto sicuro una clavicola e anche il bacino. La frattura sulla clavicola è scomposta… mi sono rotto il femore in tre punti. Un male assurdo”, ha spiegato l’artista.

Il video pubblicato online mostra le riprese della scena in ambulanza e in ospedale.

“Domani forse lunedì mi operano. Il mio uomo in Romagna, Fabrizio Borra, ha visto le lastre. Mi devono mettere un chiodo di titanio”. Jova non si perde d’animo, grazie ai soccorritori che gli hanno salvato la vita

“Sono vivo… e poi i dominicani sono stati fantastici, mi hanno anche offerto un cocco mentre arrivava l’ambulanza”.

Jovanotti ha espresso la sua gratitudine a coloro che lo hanno salvato dicendo,

Mentre stavo facendo un tour, vedendo posti bellissimi in mezzo alle piantagioni di canna da zucchero, i dominicani mi hanno soccorso con cura.

Hanno fatto di tutto per assicurarsi che fossi a mio agio. Una donna mi ha persino portato una noce di cocco per farmi bere dell’acqua di cocco fresca!

Non ricordo dove sono caduta, ma le persone che si sono prese cura di me sono state molto gentili. Si sono assicurati che non avessi lesioni alla testa e alla colonna vertebrale, rassicurando tutti con la loro solita positività: “Dai che c’è di peggio! Io sto bene”.