Il kefir è una bevanda tradizionale mediorientale a base di latte vaccino, ovino o caprino. La fermentazione del kefir avviene grazie all’azione di microrganismi presenti in granuli, chiamati grani di kefir, che vengono aggiunti al latte fresco.
La preparazione tradizionale prevede latte fresco e i granuli di kefir (composti da una miscela di batteri e lieviti) che si trovano nel kefiran.
Le proprietà del kefir
Cento grammi di kefir di latte vaccino intero forniscono un apporto calorico totale di circa 74 kcal. I grassi sono circa 4,5 g, di cui 2,9 g sono saturi; le proteine sono 3,7 g, mentre i carboidrati sono circa 4g.
Il kefir è un prodotto caseario che contiene vitamina A e vitamine del gruppo B, compresa la vitamina B12. Ha anche un elevato contenuto di calcio e buoni livelli di potassio e fosforo. La qualità nutrizionale dell’infuso dipende in parte dal latte utilizzato per la produzione, ma è comunque ricco di sostanze nutritive!
il kefir come probiotico
A differenza di altri alimenti fermentati, come lo yogurt, il kefir viene prodotto da questi granuli, ognuno dei quali contiene una miscela specifica e complessa di batteri lattici e lieviti che vivono in associazione simbiotica, sono in grado di raggiungere il nostro intestino vivi e attivi, favorendo l’equilibrio del microbiota intestinale.
La fermentazione nello yogurt è principalmente lattica, mentre nel kefir si verificano sia la fermentazione lattica che quella alcolica, grazie alla presenza di lieviti.
Questo significa che, quando i granuli di kefir sono posti in incubazione in un terreno di coltura come il latte, avviano un processo fermentativo che produce non solo acido lattico, ma anche piccole quantità di alcol e anidride carbonica, sostanze che conferiscono a questa bevanda caratteristiche organolettiche diverse da quelle dello yogurt e una leggera effervescenza.
Oltre agli antiossidanti, la bevanda contiene peptidi bioattivi, esopolisaccaridi che hanno effetti antibiotici e sono prodotti dai batteri.
Il valore nutrizionale del kefir può variare a seconda del tipo di latte utilizzato e del modo in cui è stato preparato. Lo stesso vale per le vitamine: il loro contenuto dipende non solo dalla composizione, ma anche dall’aggiunta di altre sostanze (ad esempio, lo zucchero).
Il kefir, una bomba vitaminica
Il kefir contiene anche un’ampia gamma di vitamine e minerali: è ricco di vitamine del gruppo B, vitamina C, A e K e carotenoidi. Inoltre, il kefir contiene acido folico, un nutriente fondamentale per le donne in gravidanza per evitare difetti alla nascita.
A questi nutrienti principali si aggiungono quantità minori di altri minerali importanti come il magnesio e il calcio, che si trovano solo in piccole quantità nel latte stesso; il potassio (essenziale per l’equilibrio dei liquidi); lo zinco (aiuta a prevenire i raffreddori rafforzando il sistema immunitario); il rame (migliora la circolazione sanguigna).
Il kefir è un’ottima fonte di proteine e di calcio e grazie all’alto contenuto di probiotici, se assunto quotidianamente può aiutare la digestione, alleviando il gonfiore addominale.
Gli studi dimostrano che il consumo regolare di kefir può avere un effetto positivo sulla pressione sanguigna, sull’equilibrio del colesterolo e sulla gestione degli zuccheri nel sangue.
Inoltre, nei grani di kefir si trovano diversi tipi di batteri e lieviti benefici. Tra le principali varietà vi sono i lattobacilli o batteri lattici.
Bere regolarmente il kefir tradizionale a base di latte vaccino può aiutare a prevenire il rischio di osteoporosi, in quanto è una buona fonte di calcio e di vitamina K.
Il kefir può ridurre il colesterolo, sia limitandone l’assorbimento nell’intestino sia favorendo l’eliminazione dei sali biliari.
Ricerche su modelli animali hanno dimostrato che può ridurre il colesterolo LDL e i trigliceridi e aumentare il colesterolo HDL, ma alcuni studi sull’uomo non hanno rilevato alcun effetto, anche se recenti meta-analisi sostengono l’utilità del consumo di probiotici nella prevenzione dell’ipercolesterolemia.
Sono necessarie ulteriori ricerche in quest’area di studio, soprattutto per quanto riguarda il Lactobacillus plantarum, i cui effetti sembrano essere i più degni di nota.
Vediamo nel dettaglio i tanti benefici del Kefir
Antibatterico
Molti studi dimostrano gli effetti antimicrobici di questa bevanda, grazie ai suoi componenti bioattivi.
I batteri Lactobacillus che producono il kefir hanno dimostrato di essere efficaci contro diversi ceppi di pericolosi agenti patogeni, tra cui Pseudomonas aeruginosa e Staphylococcus aureus.
Antiossidante
Oltre alle proprietà antiossidanti, i suoi effetti benefici sulla salute sono attribuiti ad alcuni componenti biologicamente attivi, come peptidi, composti fenolici e polisaccaridi. Infatti, eliminano le tossine e i radicali liberi, riducendo così il tipo di danno cellulare che può portare all’invecchiamento.
Migliora la salute intestinale
I probiotici possono rafforzare il sistema immunitario e ridurre le infiammazioni. La ricerca ha dimostrato che i componenti bioattivi del kefir aiutano a diversificare i batteri nell’intestino e ad aumentare la proliferazione dei batteri “buoni”.
Antinfiammatorio e alleato del sistema immunitario
Il kefir ha molte proprietà benefiche per la salute, tra cui la capacità di rafforzare le difese dell’organismo. Questo effetto è dovuto in parte alle sostanze bioattive prodotte dai batteri probiotici; si tratta di molecole in grado di interferire con i processi pro-infiammatori come le citochine.
Inoltre, influisce sul funzionamento del microbiota intestinale potenziando l’immunità. Poiché l’intestino fa parte del sistema immunitario, agisce come un difensore nella protezione del nostro corpo.
Utile per il diabete e la glicemia
Un consumo regolare di kefir favorirebbe la gestione del diabete di tipo 2. In particolare, i componenti del kefir attivano alcune molecole coinvolte nella segnalazione dell’insulina, influenzando positivamente i livelli di glucosio nel sangue.