Le patate quando diventano tossiche? Facciamo chiarezza

Secondo una ricerca dell’Istituto tedesco per la sicurezza alimentare, noto anche come BfR, le patate non sono sicure al 100%: possono essere tossiche.

Le patate più a rischio sono quelle piene di germogli e troppo verdi, a causa della presenza di una sostanza chiamata solanina. Gli effetti possono includere nausea, vomito, diarrea e talvolta anche febbre.

Dopo che un’intera famiglia si è ammalata dopo aver mangiato un piatto contenente patate, il BfR ha indagato se questi tuberi potessero contenere tossine.

L’Istituto tedesco per la sicurezza alimentare ha segnalato alcuni casi di perdita di coscienza, disturbi respiratori e neurologici, nonché danni al sistema cardiovascolare in seguito al consumo di patate troppo verdi.

Cosa fare per evitare brutte conseguenze

Il BfR ha comunicato una serie di consigli per poter consumare al meglio le patate al fine di evitare spiacevoli conseguenze, ma fino a quando non saranno disponibili ulteriori dati non potrà stabilire con esattezza quando questo ortaggio diventa tossico.

Le patate devono essere conservate in luoghi freschi e asciutti e non devono essere mangiate se presentano germogli o se la buccia è danneggiata.

Le patate devono essere preparate per la cottura eliminando i cosiddetti “occhi” che spesso si formano su di esse. Quando si cucinano le patate, evitare di riutilizzare l’acqua in cui sono state bollite e cambiare regolarmente l’olio usato per friggerle.

Ecco alcuni trucchi per evitare che le patate germoglino: mettetele insieme alle mele o copritele con fogli di giornale. Infine, lavate solo le patate che vi servono: non conservate quelle lavate in un cesto fino a quando non servono per cucinare!