Gli asparagi possono essere bianchi, verdi e viola, ma sono anche nutrienti.
Già nel III secolo a.C. Teofrasto, filosofo e scienziato greco, scriveva delle proprietà medicinali di questo ortaggio e di come coltivarlo.
Per i greci l’asparago era afrodisiaco; per i romani, invece, aveva proprietà contraccettive, a patto di tenerlo nascosto in un sacchetto tra le vesti.
La Scuola Medica Salernitana sosteneva che poteva ripristinare la produzione di liquido seminale negli uomini.
Al di là di queste strane storie, è chiaro che gli asparagi contengono fibre, minerali e vitamina C (e favoriscono la diuresi), il che fa bene. Ma c’è un errore che dovremmo evitare di fare quando li bolliamo: Scopriamo quale
Dopo aver pulito gli asparagi, è necessario cuocerli, ma non è necessario affogarli in litri di acqua bollente; al contrario, in questo modo si disfa la loro struttura cellulare e si perdono molti dei loro nutrienti.
Per chi preferisce la cottura in acqua, una casseruola alta e stretta è la migliore per disporre gli asparagi in verticale.
Non devono essere immersi nell’acqua, ma le punte devono rimanere fuori, in modo che la cottura avvenga a calore indiretto e sia quindi più delicata.
Vi chiedete perché? Gli asparagi hanno notoriamente una consistenza non uniforme: i gambi, più coriacei e legnosi delle punte, richiedono una cottura più lunga.
Seguendo questo metodo, eviterete di avere gambi poco cotti o punte troppo cotte.
Un altro metodo è cuocere gli asparagi a vapore.Questo processo mantiene intatte le sostanze nutritive degli asparagi.
Bisogna fare attenzione al punto di cottura per non incappare nei problemi descritti poco fa. Se aggiungete una fase in più al processo di cottura, assicuratevi di togliere gli asparagi dalla padella prima del previsto.
Un modo per trattenere la clorofilla e prevenire la perdita di colore è quello di cuocere le verdure in acqua bollente o a vapore saturo, quindi raffreddarle rapidamente.