Ieri pomeriggio, Luca Barbareschi è stato ospite di Mara Venier a Domenica In, dove ha espresso alcune opinioni che hanno suscitato un ampio dibattito, con molti che le hanno etichettate come “sovraniste”.
Durante il suo intervento, l’attore ha affrontato il tema del mercato della fiction italiana, sottolineando come questo investa poco nella produzione e promozione di contenuti di qualità.
Barbareschi ha iniziato la sua critica evidenziando il problema del doppiaggio delle fiction turche trasmesse da Mediaset, sostenendo che, sebbene questi programmi siano di successo, la qualità del doppiaggio lascia molto a desiderare.
Ha menzionato il suo legame con Furkan, un attore turco che ha saputo conquistare il pubblico internazionale, affermando: “È un ragazzo intelligente, pieno di passione e umile, a differenza di molti attori italiani.” Secondo Barbareschi, il produttore delle fiction turche è uno dei più ricchi al mondo, un fatto che sottolinea il potenziale della narrazione turca, da cui l’Italia dovrebbe prendere esempio.
“Se la Turchia riesce a vendere i suoi prodotti in tutto il mondo, perché l’Italia non riesce a produrre una fiction di successo?” si è chiesto Barbareschi, lamentandosi del fatto che l’industria italiana non investa abbastanza nella produzione di serie di alta qualità.
Ha citato i dati relativi agli investimenti, dicendo che quest’anno la Germania ha messo sul tavolo ben 2,7 miliardi di euro, un investimento simile a quello della Francia. “Noi dobbiamo vendere i prodotti italiani,” ha continuato, esprimendo il desiderio di valorizzare la lingua e le storie italiane.
L’attore ha poi lanciato una provocazione, domandandosi perché l’Italia fosse così incline a “sottomettersi ai francesi,” definendoli “italiani senza spirito di umorismo,” e commentando con un pizzico di ironia che sono rimasti ancorati ai tempi di Vichy. Queste affermazioni hanno senza dubbio acceso le discussioni tra gli spettatori e i fan del programma.
Nonostante le sue opinioni forti sui francesi, Barbareschi ha omesso di menzionare alcune serie di successo italiane che hanno ottenuto riconoscimenti e visibilità internazionale, come Gomorra e Suburra, che hanno contribuito a dare nuova vita al panorama delle produzioni televisive italiane. Questo potrebbe far sorgere interrogativi sulla sua affermazione che l’Italia non riesca a competere a livello globale, considerando l’esistenza di esempi di opere che hanno conquistato un vasto pubblico al di fuori dei confini nazionali.
Insomma, l’intervento di Barbareschi a Domenica In ha sollevato un’importante riflessione sullo stato attuale della fiction italiana, evidenziando la necessità di un maggiore investimento e una rinnovata attenzione per le storie e i talenti del nostro Paese.