Marta Fascina non gradita ad Arcore: Pier Silvio pronto a impugnare il testamento

Si dice che ci sia stato un dissenso in casa Berlusconi, e questo non sorprende visto quello che sappiamo sulle sue ultime volontà.

Dopo l’apertura del testamento di Silvio Berlusconi, sembra che Marta Fascina sia diventata un’ospite sgradita ad Arcore. Pier Silvio sta addirittura pensando di impugnare il testamento.

Testamento Berlusconi, dissapori in famiglia: Pier Silvio vorrebbe impugnarlo

Da diversi giorni si parla di discrepanze e anomalie nelle ultime volontà di Silvio Berlusconi. Ma ora stanno emergendo voci che metterebbero i figli del Cavaliere contro Marta Fascina, “moglie per finta”, assistente di lunga data di Berlusconi e sua candidata preferita per rilevare i diritti del Milan se non fosse più in grado di mantenerne il controllo.

È stato il sito Dagospia a lanciare questa voce, che la giovane parlamentare dovrà presto lasciare Arcore.

Il sogno di Marta Fascina di vivere a Villa San Martino come castellana si è infranto, secondo il sito di Roberto D’agostino.

In realtà, sembra che l’ultima compagna di Berlusconi non si sia mai fatta apprezzare dai suoi figli, soprattutto da Pier Silvio, tanto che pare sia stato lui a darle un ultimatum.

Le ha dato il termine di ottobre per lasciare la residenza di Arcore.

Oltre a non essere un ospite gradito nella villa, sembra che Marina e Pier Silvio stiano cercando di negoziare un accordo con Marta Fascina per far sì che entrambi “trovino un accordo” in modo che le venga corrisposto una cifra concrua e non quella prevista nel testamento del padre.

Secondo le ultime volontà del Cavaliere, che sono state rese pubbliche, lascia 100 milioni di euro.

Dagospia sottolinea la possibilità di un’impugnazione del testamento di Fascina da parte dei figli se non accettasse la loro offerta, anche se cercherebbero in tutti i modi di evitarlo.

Le difformità del testo e l’assenza di Luigi Berlusconi nel testamento

Nel testamento di Silvio Berlusconi sono state riscontrate alcune anomalie e discrepanze che potrebbero renderlo non valido. Ma al momento si tratta solo di indiscrezioni avanzate dal portale di Roberto D’Agostino.

Sebbene l’ultima lettera scritta di suo pugno non contenga alcun riferimento al figlio Luigi, è improbabile che lo abbia escluso dall’eredità.

Le condizioni di salute del Cavaliere possono spiegare la dimenticanza e l’errore di trascrizione del nome di Pier Silvio, scritto tutto attaccato.

Nel testamento di Berlusconi, scritto poco prima del suo primo ricovero, egli scrisse: “Se non dovessi tornare…”, lasciando intendere che si aspettava di morire. Eppure sappiamo bene che dopo il primo ricovero Berlusconi tornò a casa.

Secondo diversi pareri legali, il testamento di Berlusconi è chiaramente subordinato al verificarsi di un evento futuro e incerto: la sua morte in ospedale.

Il rientro a casa avrebbe reso inefficaci quelle disposizioni. E dunque il legato per 230 milioni potrebbe essere messo in discussione” si legge sul Corriere.

Ci sono molte questioni in sospeso sull’eredità di Silvio Berlusconi, tra cui i 100 milioni di euro destinati al fratello Paolo. Resta da vedere se i cinque figli resteranno uniti nel rispettare le ultime volontà del padre, o se le cose cambierann