Una serie di punti vendita della rinomata catena di fast food McDonald’s in Giappone hanno dovuto cessare le attività a causa di un enigmatico guasto alla rete. Questo inconveniente ha generato notevoli disagi per la clientela e sollevato interrogativi sulla robustezza delle infrastrutture tecnologiche di fronte alle elevate domande delle grandi catene di ristorazione.
Sulla pagina ufficiale di McDonald’s in Giappone, è stato comunicato che diverse filiali hanno dovuto sospendere temporaneamente le loro operazioni in tutto il paese a causa di problemi di sistema non specificati. L’avviso ha consigliato ai consumatori di effettuare gli ordini direttamente presso il bancone, anziché utilizzando i terminali automatici o le applicazioni digitali.
La portata del problema è stata sottolineata dal personale. Alcune filiali hanno dovuto chiudere completamente, suggerendo che il guasto potrebbe essere più ampio di quanto inizialmente ipotizzato. L’impatto si è esteso anche a Taiwan, dove gli ordini telefonici e online sono stati interrotti a causa di problemi di manutenzione. Non sono stati segnalati inconvenienti simili in Europa e negli Stati Uniti, quindi i clienti possono stare tranquilli se avevano intenzione di effettuare ordini tramite l’app oggi. Tuttavia, essendo una grande azienda, la situazione ha attirato l’attenzione dei principali organi di informazione. Un portavoce di McDonald’s Giappone ha dichiarato che al momento non è chiaro quando i sistemi saranno ripristinati, lasciando i clienti nell’incertezza sulla durata dell’interruzione dei servizi.
Questo incidente solleva dubbi sulla dipendenza delle grandi catene di ristorazione dalle reti informatiche e sull’efficacia dei loro piani di emergenza per affrontare situazioni tecniche critiche. I fast food, infatti, si affidano sempre più alla tecnologia per semplificare le operazioni e migliorare l’esperienza del cliente. McDonald’s riuscirà a superare questa crisi? Quali saranno le misure che adotterà? Si attendono ulteriori sviluppi in merito. Sebbene i clienti possano recarsi presso i negozi fisici della catena, in Giappone la preferenza va alla tecnologia, il che suggerisce che le perdite economiche potrebbero essere notevoli.