Myrta Merlino ha portato una ventata di novità a Pomeriggio Cinque, dopo la lunga conduzione di Barbara D’Urso. La giornalista napoletana, proveniente da La7 con il programma L’aria che tira, ha trovato un supporto fondamentale in sua figlia Caterina. Scopriamo insieme chi è questa giovane.
Chi è Caterina Arcuri, la figlia di Myrta Merlino
Caterina Arcuri è nata dalla relazione tra Myrta Merlino e Domenico Arcuri, ex amministratore delegato di Invitalia.
Oggi, a 23 anni, vive a Londra e ha due fratelli gemelli nati nel 1997 quando la madre aveva solo 24 anni. Recentemente, è emerso che Myrta è legata a Marco Tardelli, campione del mondo della Nazionale di calcio nel 1982.
Caterina ha scelto un percorso diverso da quello materno, lavorando come consulente presso la London Politica e ha studiato alla London School of Economics and Political Science (LSE). Il legame tra madre e figlia è molto speciale; Myrta ha spesso sottolineato il supporto di Caterina, come in un’intervista da Silvia Toffanin a Verissimo, dove ha condiviso: “Lei ha capito che la mia vera paura era cambiare”.
La dedica di Myrta Merlino alla figlia per il compleanno
In occasione del 23esimo compleanno di Caterina, il 5 giugno di quest’anno, Myrta ha espresso il suo affetto attraverso un post emotivo. Ha aperto il messaggio con una citazione da una canzone di Fabio Concato, “Fiore di maggio”: “Tu che sei nata dove c’è sempre il sole, sopra uno scoglio che ci si può tuffare”.
Myrta ha poi proseguito dicendo: “Tu che sei il mio sole di primavera che illumina, riscalda e consola. Tu che sei i miei ricordi felici di tenerezza, tu che sei i miei momenti gioiosi, le mie scoperte, le mie emozioni del presente, tu che sei la mia speranza e la mia fiducia nel futuro. Tu che per me sei casa ma anche avventura”.
Queste parole commoventi rappresentano perfettamente il significato di Caterina per Myrta. La conduttrice ha concluso il suo messaggio con sentimenti di orgoglio, dicendo:
“Tu che conosci il mio cuore come nessun’altra. Tu che voli come nei miei sogni più belli. Perché io da mamma ho sempre sperato che saresti diventata le mie ali, che avresti avuto il coraggio di fare anche ciò che io non ho fatto e che saresti arrivata in alto dove la nebbia si dirada”.