È ora di agire: il Pianeta non si salverà con discorsi già sentiti e risentiti, non accompagnati dall’azione: bisogna agire subito.
Nell’ultimo rapporto del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC), ci viene ricordato che non c’è tempo da perdere – ripetutamente. Il rapporto riporta dati allarmanti sugli effetti del cambiamento climatico, che avranno un impatto su tutti noi.
“L’umanità è in bilico su un sottile strato di ghiaccio, che si sta sciogliendo velocemente”: è il monito lanciato dal segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, nel corso della presentazione del lavoro. “Gli gli esseri umani sono responsabili di quasi tutto il riscaldamento globale degli ultimi 200 anni. – prosegue Guterres – La bomba climatica scandisce i secondi. Ma il rapporto Ipcc di oggi è una guida pratica per disinnescare la bomba a orologeria climatica. È una guida di sopravvivenza per l’umanità.
L’IPCCC fa alcuni esempi: “L’accesso all’energia e alle tecnologie pulite migliora la salute, soprattutto per donne e bambini; l’elettrificazione a basse emissioni di carbonio, gli spostamenti a piedi, in bicicletta e i trasporti pubblici migliorano la qualità dell’aria, migliorano la salute, le opportunità di lavoro e forniscono equità. I benefici economici per la salute delle persone derivanti dai soli miglioramenti della qualità dell’aria sarebbero più o meno gli stessi, o forse anche maggiori dei costi per ridurre o evitare le emissioni”.
Lo sviluppo resistente al clima diventerà sempre più impegnativo con l’aumento del riscaldamento. Ecco perché le scelte che facciamo oggi sono così importanti: determineranno non solo il nostro destino come specie, ma anche quello delle generazioni future.
L’efficacia di queste scelte dipende dalla misura in cui sono radicate nei nostri diversi valori, visioni del mondo e conoscenze.
Gli approcci che facilitano lo sviluppo resiliente al clima, consentono soluzioni localmente appropriate e socialmente accettabili.
Il riscaldamento globale fa sempre più paura
Uno dei dati più sconvolgenti del rapporto è che le temperature globali sono aumentate di 1,1 gradi C dall’epoca preindustriale, a causa dell’uso di combustibili fossili e di altre forme sconsiderate di consumo energetico e di gestione del territorio.
Gli eventi meteorologici estremi, causati dal riscaldamento globale e da altri fattori, si verificano con maggiore frequenza e causano ingenti danni in ogni parte del mondo.
Tra il 2010 e il 2019, le emissioni globali sono state più alte che in qualsiasi altro momento della storia.
Nel loro rapporto, gli autori sottolineano che la crisi climatica è una minaccia per tutta l’umanità e che, se non agiamo rapidamente, raggiungeremo presto un aumento critico di 1,5°C della temperatura globale.
Se continuiamo a procrastinare l’adozione di misure per la tutela dell’ambiente, firmeremo la nostra condanna a morte.