Ci sono ancora molte domande senza risposta sull’omicidio di Michelle Causo, la ragazza di 17 anni il cui corpo è stato trovato vicino alla sua casa nel quartiere Primavalle di Roma all’interno di un carrello della spesa… Uno dei suoi amici è stato arrestato per Omicidio.
L’esame autoptico sul corpo di Michelle Causo, come riportato da La Repubblica, ha rivelato che è stata accoltellata sei volte: al collo, all’addome e alla schiena. La giovane donna non mostrava segni di violenza sessuale.
Michelle uccisa per un debito di 20 euro
Michelle Causo potrebbe essere stata uccisa a causa di un debito di 20 euro che il ragazzo detenuto per il suo omicidio avrebbe contratto con lei per l’hashish.
La discussione è degenerata fino a quando lei lo ha presumibilmente aggredito e lui l’ha colpita con un coltello.
Secondo “La Repubblica”, questa è la versione offerta dall’amico della ragazza durante l’interrogatorio di mercoledì sera alla Questura di Roma. Inizialmente si pensava che il debito fosse stato contratto dalla ragazza.
Gli agenti hanno constatato che l’appartamento di via Dusmet (dove sarebbe avvenuto l’omicidio) era stato messo a soqquadro, segno forse di una lite violenta.
Nonostante la dichiarazione del ragazzo, che sarà riascoltato sabato mattina, e nonostante le dichiarazioni di altre persone che sembrano sostenere questa teoria, la polizia non scarta altre possibilità. La possibilità di una relazione amorosa tra queste due persone è ancora in fase di indagine.
A ‘La Vita in Diretta’, il fidanzato di Michelle Causo ha dichiarato: “A Michelle non interessava lui e lei pensava fosse un suo amico. Credo che lui abbia provato un approccio con Michelle e che lei si fosse scansata, questo deve aver scatenato la sua rabbia”.
La madre di Michelle Causo: L’ultima sera piangeva, sembrava preoccupata
In un’intervista al Corriere della Sera, la madre di Michelle Causo ha dichiarato: “Penso che era tutto premeditato. Lui l’ha chiamata al telefono due volte mercoledì, il giorno in cui è morta. Aveva già quell’intento, evidentemente. E poi a casa non è che di solito si hanno dei sacchi di plastica tanto grandi per l’immondizia. Quello se li era già procurati, io credo”.
Poi la donna ha agginto: “(Michelle) prendeva la vita con il sorriso, anche se l’ultima sera piangeva, sembrava preoccupata. E ora mi chiedo perché”.