Pasqua 2025 più costosa: spesa alimentare alle stelle per le famiglie italiane

Per milioni di famiglie italiane, il pranzo di Pasqua 2025 rischia di essere più pesante… anche per il portafoglio. Secondo i dati del Centro di ricerca sui consumi (Crc), il costo complessivo per imbandire le tavole pasquali supererà i 2 miliardi di euro, registrando un’impennata di circa 100 milioni rispetto all’anno precedente. Gli aumenti non risparmiano quasi nulla: dai dolci tipici alla carne, fino alle verdure e alle bevande.

Rincari su tutta la linea, uova di cioccolato comprese

Il tradizionale uovo di Pasqua, simbolo della festività, non fa eccezione: anche i dolci registrano aumenti a doppia cifra, e in molti casi il prezzo al chilo può superare gli 80 euro. Una tendenza che non sembra legata soltanto alla festività, ma che riflette un quadro economico ben più ampio e complesso. Le difficoltà di approvvigionamento, l’incertezza legata ai dazi e una domanda in crescita su scala globale sono tra i principali fattori che stanno influenzando i listini.

Un pranzo sempre più costoso: Pasqua segue Natale e Carnevale

Dopo un Natale già all’insegna del caro-spesa e un Carnevale con dolci dai costi record, anche la Pasqua si inserisce in questo trend. I prezzi dei prodotti tradizionali stanno lievitando in modo visibile, e chi si appresta a fare la spesa lo nota facilmente tra gli scaffali: salumi, carne, dolci e persino verdure sono tutti più cari rispetto allo scorso anno.

Il burro è il prodotto più rincarato

In cima alla lista dei rincari troviamo il burro, che ha registrato un aumento medio del 19,7% rispetto alla Pasqua 2024. Subito dopo viene il caffè macinato con un +19,5%, mentre il cacao, ingrediente chiave per cioccolatini e dolci, è salito del 14,1%. Le bevande analcoliche segnano un +7,9%, e i vegetali freschi sono aumentati del 4,3%.

Dolci sempre più cari: uova e colombe superano gli 80 euro al chilo

Il rincaro che colpisce maggiormente l’immaginario (e il portafoglio) riguarda i dolci pasquali: uova di cioccolato industriali e colombe arrivano a cifre da capogiro. In alcuni casi, le uova superano il 20% di aumento rispetto allo scorso anno. Una colomba artigianale di qualità può costare anche più di 40 euro, e le versioni premium vanno ben oltre.

I numeri dell’aumento: i dati del Crc

Ecco l’elenco dei principali rincari segnalati dal Centro di ricerca sui consumi:

  • Burro: +19,7%
  • Caffè macinato: +19,5%
  • Uova di cioccolato industriali: fino a +20%
  • Cacao: +14,1%
  • Carne di agnello: +8,2%
  • Bevande analcoliche: +7,9%
  • Carne bovina: +4,4%
  • Uova fresche: +4,4%
  • Vegetali freschi: +4,3%
  • Salumi: +2%

Perché tutto costa di più? Le cause sono globali

Dietro questi rincari non ci sono solo questioni stagionali o dinamiche locali. Il Crc spiega che a incidere in modo decisivo sono i problemi nella filiera delle materie prime: burro, cacao e caffè sono tra i prodotti più colpiti da difficoltà di reperimento e cali produttivi. Il clima instabile e l’aumento della domanda globale non fanno che aggravare la situazione.

Il peso della crisi agricola e dei trasporti

Il settore agricolo sta affrontando una fase complicata: gli eventi climatici estremi rendono le coltivazioni sempre più vulnerabili, mentre i costi di trasporto e dell’energia continuano a incidere pesantemente sui prezzi finali. A questi si aggiunge l’instabilità nei mercati globali e il timore di nuovi dazi, che contribuiscono a mantenere alta la tensione sull’intera catena di distribuzione.

Una festa sotto pressione: Pasqua specchio dell’economia

Il caro-spesa che investe la Pasqua 2025 racconta più di una semplice ricorrenza. Dietro l’aumento dei prezzi si nascondono le fragilità strutturali del sistema economico, tra domanda in crescita, produzione in crisi e dinamiche internazionali instabili. Anche una celebrazione tradizionale come il pranzo pasquale diventa così l’emblema di un contesto che cambia, dove anche fare festa può risultare sempre più difficile.

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