Un’incognita sanitaria scuote nuovamente la Cina, richiamando l’attenzione a quattro anni dall’inizio della pandemia da Covid-19.
Negli ultimi tempi, un enigmatico caso di polmonite ha colpito diversi bambini a Pechino e Liaoning, mettendo in allerta gli ospedali. L’OMS, preoccupata, ha richiesto dettagli sulle condizioni della malattia.
Il mistero dietro la polmonite tra i più giovani ha causato un considerevole afflusso di ricoveri ospedalieri nelle ultime settimane.
Si tratta di una patologia che presenta febbre alta e segni polmonari, ma sorprendentemente senza tosse, interessando prevalentemente i bambini di Pechino e Liaoning.
L’ondata di casi è emersa dopo la Festa Nazionale di ottobre, con un repentino aumento di ricoveri associato a un virus ora più resistente ai trattamenti farmacologici rispetto al passato.
L’affluenza massiccia di bambini negli ospedali ha paralizzato il sistema sanitario, provocando il vuoto nelle aule scolastiche a causa delle numerose assenze.
Le speculazioni su questa nuova malattia sono numerose, con il timore di eventi passati che tornano a preoccupare Cina e comunità internazionale. Tuttavia, gli esperti ipotizzano che il microrganismo responsabile potrebbe essere il Mycoplasma pneumoniae, sollevando domande sull’effetto della revoca delle restrizioni post-pandemiche nella Repubblica Popolare.
L’OMS, consapevole dell’urgenza della situazione, ha richiesto dettagli alla Cina riguardo all’aumento delle malattie respiratorie e dei casi di polmonite infantile. L’organizzazione ha espresso preoccupazione per la diffusione di tali patologie e ha sollecitato misure preventive come la vaccinazione, il mantenimento della distanza sociale e il restare a casa in caso di malattia.
Questo segnale d’allarme richiama alla memoria il sistema di sorveglianza ProMed, lo stesso che segnalò per la prima volta un misterioso virus respiratorio, in seguito identificato come Sars-CoV-2.