Pupo in Russia come giurato di un festival: è polemica

La notizia della partecipazione di Pupo nella giuria di Road to Yalta, una celebrazione musicale in cui verranno eseguite canzoni sovietiche sulla Seconda Guerra Mondiale, ha suscitato l’indignazione dell’opinione pubblica.

Sui social monta la polemica contro la sua scelta, controcorrente rispetto alle prese di distanza dal Cremlino e Vladimir Putin.

Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, volerà in Russia come ospite speciale del festival musicale tanto popolare quanto attualmente controverso, considerando i rapporti tra le nazioni occidentali e la superpotenza di Vladimir Putin.

Sul sito web di Road to Yalta si legge che il festival prevede l’esecuzione di “canzoni sovietiche sulla guerra” in diverse lingue del mondo, con la presenza di star del teatro russo come parte di questi duetti.

La giuria include anche una fotografia di Pupo, “leggendario italiano, il cantante che ha conquistato i cuori russi molto tempo fa”, e membro della giuria del 2021.

Su Instagram, è stato trattato con sfarzo e cerimonia in un video che evidenzia la sua performance di “Bella ciao” di due anni fa a un evento in Crimea.

Sui social scoppia la polemica contro il cantante

“Ci vuole un bel coraggio ad andare oggi in Russia ed intascare quattrini di un popolo che si sta macchiando dei peggiori crimini contro l’umanità” si legge in un altro tweet su Pupo, definito da alcuni “amico di Putin” che va a cantare ‘Bella ciao’: “Doppio insulto al nostro paese ed ai nostri valori”.

Anche Al Bano contro la scelta di Pupo

Critiche a Pupo sono arrivate anche da un illustre collega italiano come Al Bano, anch’egli in passato molto vicino al Cremlino e al Presidente Putin. “Ho ricevuto numerose richieste di concerti dalla Russia, ma le ho rifiutate tutte”, ha dichiarato a LaPresse.

In risposta, ha detto: “Amo il popolo russo, ma finché c’è questa situazione – che considero inaccettabile – non ci sto”. Il festival di quest’anno prende anche il nome dalla località della Crimea annessa dalla Russia nel 2014 e tuttora teatro di scontri tra l’Ucraina e i separatisti filorussi.