Quando è il momento migliore della giornata per consumare dolci? – Risposta della dietista

Molte persone si chiedono quando sia il momento migliore per concedersi dolci senza compromettere la propria salute e il proprio benessere. Secondo i dietisti, non esiste un momento specifico della giornata in cui sia consigliabile consumare dolci, ma piuttosto dipende dallo stile di vita e dalle abitudini alimentari di ciascun individuo.

Per chiarire definitivamente la questione, su cui persiste molta confusione, è stata consultata la dottoressa Arianna Rossoni, dietista, insegnante e coordinatrice del progetto Equilibrio Donna. Secondo la dottoressa, “non esiste un momento migliore rispetto ad un altro per consumare dolci, ma l’idea di mangiarli al mattino, per avere tutta la giornata per bruciare le calorie introdotte, è ormai obsoleta”.

Piuttosto che concentrarsi sull’orario specifico, dovremmo considerare il modo in cui consumiamo i dolci – con che tipo di consapevolezza e atteggiamento li gustiamo – e gli obiettivi della nostra alimentazione.

Se la risposta ha confuso e scosso le vostre convinzioni sull’argomento, vi invitiamo a continuare a leggere. Perché la colazione non è il momento migliore?

Sebbene non esista un momento specifico per consumare dolci, è importante prestare particolare attenzione a ciò che mangiamo a colazione, soprattutto al mattino. “Un’eccessiva quantità di zuccheri concentrati a colazione, quando dobbiamo affrontare compiti mentalmente impegnativi, è sconsigliata: questo fornirà al cervello un picco di energia che si esaurirà rapidamente”, spiega l’esperta.

È meglio optare per una colazione meno zuccherata e più bilanciata per sostenere un organo che necessita di energia in quel momento. Quali potrebbero essere delle colazioni corrette a questo scopo? Senz’altro una colazione salata, come pane integrale, uova e avocado, oppure, se non vogliamo rinunciare al dolce, possiamo scegliere un porridge, pancakes senza aggiunta di zucchero o una bowl con yogurt greco naturale, frutta fresca e fiocchi d’avena (o altri cereali).

Il segreto sta nel combinare una fonte proteica e/o lipidica con la quantità di carboidrati semplici e complessi: in questo modo otterremo un rilascio più graduale di insulina, l’ormone responsabile della diminuzione dei livelli di glucosio nel sangue durante i pasti, e manterremo stabili i livelli di zucchero nel sangue.

Ciò ci garantirà una maggiore sazietà e lucidità mentale, consentendoci di affrontare al meglio gli impegni lavorativi o scolastici, e una migliore gestione metabolica. Continui picchi glicemici, giorno dopo giorno, possono portare a gravi conseguenze per la salute, come accumulo di grasso, sindrome metabolica o diabete, oltre a predisporre l’organismo allo sviluppo di malattie degenerative e infiammazioni croniche.

Quando è meglio consumare dolci durante il giorno?

Come abbiamo visto, non c’è un momento specifico migliore di un altro per consumare dolci. Tuttavia, se desideriamo goderci un dolcetto, dovremmo farlo con moderazione e consapevolezza.

Vincolare il consumo di dolci a un momento specifico potrebbe essere controproducente. Privarsi di un piacere, magari consumato dopo cena e in un momento di relax, potrebbe causare frustrazione. Il rischio è che ci si trovi in un circolo vizioso in cui si consumano sempre più dolci perché si pensa di aver già sforato e annullato tutto”, sottolinea la dietista.

“Se si sta seguendo una dieta a basso carico glicemico o a basso contenuto di carboidrati – per prevenire il diabete, affrontare problemi di fertilità o trattare una steatosi epatica, ad esempio -, è consigliabile consumare pochi dolci in termini di quantità, ma non in un momento specifico, migliore o peggiore rispetto a un altro”.

Che cosa fare allora? Prima di tutto, non giudicarti: “mangiare o non mangiare dolci non ti rende migliore o peggiore”, continua Rossoni.

In secondo luogo, concentriamoci su ciò di cui abbiamo veramente bisogno: il dolce deve soddisfare, non appagare. “Ha una forma ben specifica e cercare di sostituirlo con un alimento più sano – come uno yogurt con frutta al posto di una fetta di torta tanto desiderata – ci renderà solo più infelici”.

La consapevolezza significa concentr

arci su ciò di cui abbiamo bisogno e consumarlo senza giudizio morale o comportamentale, o peggio ancora senza auto-imposizioni. Quando ci auto-giudichiamo mentre lo mangiamo, diventa un’esperienza enfatizzata e finiamo per consumare quantità maggiori.

È possibile consumare dolci senza ingrassare?

Se solo ci fosse una bacchetta magica che ci permettesse di mangiare dolci senza preoccuparci di ingrassare! Purtroppo, non esiste, ma ci sono alcuni accorgimenti che possiamo adottare per rendere quel dolce un po’ meno “nocivo”. Vediamo quali sono:

  1. Optare sempre per una colazione completa e bilanciata, preferibilmente salata, che includa una fonte di proteine di alta qualità (come yogurt bianco naturale, uova, salmone, hummus di legumi), una fonte di grassi sani (come semi oleosi, cocco, avocado, olio extravergine di oliva), una porzione di frutta fresca e carboidrati complessi integrali (come fiocchi d’avena, pane integrale, farro).
  2. Consumare un pasto soddisfacente e bilanciato può ridurre la probabilità di cedere alla tentazione di dolci nelle ore successive.
  3. Includere il dolce come dessert alla fine di un pasto può limitare l’impatto dei zuccheri sui livelli di zucchero nel sangue.
  4. Se desideri un dolcetto a metà mattina o nel pomeriggio, aggiungi sempre una piccola fonte proteica e/o lipidica per rallentare l’assorbimento degli zuccheri.
  5. Evita i prodotti industriali ultra-processati e preferisci preparare dolci in casa con ingredienti di qualità, riducendo gradualmente la quantità di zucchero e utilizzando la dolcezza naturale della frutta.

È possibile realizzare dolci “salutari”?

Se per “salutare” intendiamo un dolce che possiamo mangiare in grandi quantità senza conseguenze negative, la risposta è no. Tuttavia, possiamo preparare dolci a basso indice glicemico e consumarli con moderazione.

Anche se questi dolci sono dolcificati con ingredienti come miele, fruttosio o zucchero integrale, sono comunque dolci: indipendentemente dalla fonte, lo zucchero avrà sempre lo stesso effetto sull’insulina.

È importante abituare il nostro palato a sapori naturali e autentici, preferendo dolci che contengano frutta fresca e utilizzando dolcificanti come datteri, uvetta e fichi secchi, ma sempre con moderazione. Possiamo anche arricchire i nostri dolci con spezie come cannella, vaniglia o cardamomo per un sapore più intenso e aromatico.

La frequenza di consumo dipende dalle nostre esigenze individuali, stile di vita, livello di attività fisica e dieta complessiva. Se siamo attivi fisicamente e non abbiamo problemi di peso o metabolismo, è possibile consumare un dolce al giorno.

In caso di desiderio irresistibile di dolci, ma si segue una dieta a basso contenuto calorico o a basso indice glicemico, è possibile concedersi uno sfizio quotidiano, come un quadratino di cioccolato fondente di alta qualità, una mela cotta al forno con cannella o uno yogurt greco con frutta fresca.

In conclusione, non esiste un momento specifico migliore di un altro per consumare dolci. È importante fare scelte consapevoli, bilanciate e mangiare con moderazione per mantenere un equilibrio nella dieta e nella salute.