L’integratore nicotinamide riboside, una forma di vitamina B3, ha aumentato la prevalenza del cancro e delle metastasi al cervello in test di laboratorio.
È il nicotinammide riboside ed è un integratore alimentare che potrebbe aumentare il rischio di contrarre malattie gravi nelle persone che lo assumono, cancro compreso. Si tratta di vitamina B3 e, in passato, i ricercatori avevano riscontrato dei benefici a livello neurologico, cardiovascolare e metabolico.
Un nuovo studio, però, ha messo in dubbio i precedenti o, meglio, ha trovato delle correlazioni che di certo non sarebbero un toccasana per la salute. Gli scienziati hanno scoperto che alti livelli di nicotinammide riboside possono aumentare il rischio di tumore al seno triplo negativo, con metastasi che possono compromettere il cervello.
Integratore pericoloso: nuovo studio su riboside di nicotinamide
Purtroppo, se il cancro arriva al cervello, la conseguenza è la morte. Secondo Elena Goun, professoressa associata di chimica all’Università del Missouri e a capo della ricerca, non esistono ancora delle cure per questa forma di malattia.
“Alcune persone li prendono perché presumono automaticamente che vitamine e integratori abbiano solo benefici per la salute, ma si sa molto poco su come funzionano effettivamente“, ha detto Goun. “Ed è proprio a causa di questa lacuna, che abbiamo deciso di studiare come funzionano le vitamine e gli integratori nel corpo”, ha aggiunto.
Gli scienziati, partendo dall’assunto che il nicotinammide riboside agisce sui livelli di energia cellulare, e che le cellule tumorali si nutrono proprio di questa energia, hanno scoperto che questo integratore alimentare aumenterebbe il rischio di cancro.
Si tratta di una ricerca importante, dato che ad oggi questa sostanza viene usata proprio per contrastare gli effetti collaterali delle cure in pazienti oncologici. I ricercatori hanno studiato i livelli di NR nelle cellule tumorali, in quelle T e nei tessuti sani attraverso una nuova tecnica basata sull’imaging bioluminescente ultrasensibile.
I risultati hanno dimostrato quanto sia importante approfondire gli effetti degli integratori come questo. Non si tratta solo di cancro, ma anche di altre patologie gravi. L’obiettivo di Goun e del suo team è sviluppare alcuni inibitori per rendere le terapie antitumorali più efficaci, anche con una medicina personalizzata.
“Non tutti i tumori sono uguali in ogni persona, soprattutto dal punto di vista metabolico”, ha affermato Goun. “Spesso possono persino cambiare il loro metabolismo prima o dopo la chemioterapia”, ha concluso.