L’errore non previsto della Rai durante la seconda semifinale dell’Eurovision Song Contest 2024 ha catalizzato l’attenzione mediatica per la rivelazione di percentuali di voto, usualmente riservate, relative ai favoriti del pubblico italiano. Una divulgazione che, contravvenendo alle regole stabilite, potrebbe portare a sanzioni significative per la rete televisiva italiana. La Rai ha infatti rivelato, erroneamente, una netta preferenza per il rappresentante di Israele, evidenziata da un inatteso 39,31% dei voti, seguito da una percentuale molto più bassa per gli altri concorrenti, come i Paesi Bassi al 7,32%.
Rettifica e risposta ufficiale della Rai
La Rai ha rapidamente riconosciuto l’errore, descrivendolo come un “inconveniente tecnico” avvenuto durante i titoli di coda della trasmissione, dove sono stati esposti impropriamente i dati parziali del voto italiano. Attraverso una nota ufficiale, l’emittente ha chiarito che tali risultati avrebbero dovuto rimanere confidenziali fino alla fine del concorso, conformemente al Regolamento del 68° Eurovision Song Contest. In segno di scuse, la Rai ha immediatamente contattato i vertici dell’European Broadcasting Union (EBU), rassicurando sul rispetto delle regole per le fasi rimanenti dell’evento.
Consequenze della violazione del regolamento
L’EBU, che gestisce il regolamento dell’Eurovision, proibisce la divulgazione di qualsiasi risultato di voto preliminare per prevenire influenze indebite sulle votazioni successive. La pubblicazione anticipata potrebbe teoricamente spostare le simpatie o le avversità nei confronti di specifici concorrenti, alterando così il normale svolgimento del concorso.
Potenziali rischi e sanzioni per la Rai
Storicamente, simili infrazioni sono state trattate con rigore dall’EBU, arrivando a escludere intere giurie nazionali dal conteggio finale. Sebbene l’EBU non abbia ancora formulato un verdetto sul caso specifico, è plausibile considerare che anche la rappresentante italiana, Angelina Mango, possa subire delle conseguenze, data la forte preferenza mostrata dall’Italia verso Israele. Questo potrebbe incitare altri paesi a ritrattare il loro supporto come forma di ritorsione.
La situazione resta in evoluzione, e mentre la Rai si impegna a conformarsi alle normative future, resta il timore di possibili ripercussioni che potrebbero influenzare non solo la sua posizione all’interno dell’Eurovision, ma anche l’equilibrio delle competizioni future.