Renato Zero, icona della musica italiana, ha recentemente condiviso un aspetto molto personale della sua vita, parlando della sua lotta contro una grave malattia che lo ha afflitto fin dall’infanzia. Durante il programma “Michelle Impossible & Friends”, il cantante ha aperto il suo cuore raccontando di una deficienza ematica congenita che lo ha costretto a trascorrere i primi mesi di vita in ospedale.
L’inizio difficile e l’aiuto salvavita
Nonostante le difficoltà iniziali, la vita di Zero ha preso una svolta decisiva grazie all’intervento di un frate che gli ha donato il suo sangue, permettendogli così di vivere una vita più serena e normale. Questo gesto di generosità non solo ha salvato la sua vita ma ha anche permesso a Renato di apprezzare ogni giorno più intensamente. “Ricordo che iniziai ad apprezzare le luci del giorno, la strada, la vita, i colori,” ha detto Zero, descrivendo il suo nuovo inizio dopo il trasfusione.
Tuttavia, la vita non è stata priva di sfide per il celebre artista. Crescere con una condizione medica rara lo ha esposto a pregiudizi e critiche, specialmente data la sua inclinazione a esprimersi in modi che non sempre erano accettati dalla società dell’epoca. “Prova a metterti nei miei panni,” ha spiegato Renato, “in quegli anni, andare in giro come andavo io era un po’ una guerra.”
Un incontro che cambia la vita
Renato ha anche parlato di un incontro significativo all’età di quattordici anni con un ragazzo chiamato Zero, che condivideva molti dei suoi tratti fisici e la stessa voglia di farsi notare. “Era un ragazzo come me, magro come me, che aveva i miei stessi connotati,” ha raccontato. Questo incontro ha segnato l’inizio di una collaborazione e di una lotta condivisa, un’esperienza che Renato considera fondamentale nella sua crescita personale e artistica.
Concludendo la sua toccante confessione, Renato Zero ha emozionato il pubblico e la stessa conduttrice Michelle Hunziker, mostrando ancora una volta la sua resilienza e la sua capacità di ispirare attraverso la sua musica e la sua vita.