Report su Rai 3, puntata del 3 novembre: Gaza come laboratorio dell’industria militare e i legami tra Trump e la mafia italo-americana

Questa sera, 3 novembre 2024, in prima serata su Rai 3, Sigfrido Ranucci conduce una nuova edizione di Report, il programma d’inchiesta che ha fatto della trasparenza e dell’approfondimento i suoi punti di forza.

Gli spettatori potranno seguire la trasmissione anche in live streaming su RaiPlay. La redazione ha preparato una serie di reportage che toccheranno argomenti di grande rilevanza, affrontando questioni di attualità che spaziano dalla crescente violenza in Medio Oriente fino ai rapporti tra la politica statunitense e la mafia italo-americana.

Un viaggio tra inchieste internazionali

Report si presenta come un programma ricco di contenuti di rilevanza internazionale, progettato per informare il pubblico su eventi e situazioni di grande attualità.

Tra i temi che saranno discussi, si spiccano l’acuirsi del conflitto tra Israele e Gaza e un’analisi approfondita dei legami controversi di Donald Trump con la mafia italo-americana. Inoltre, si esamineranno le recenti restrizioni politiche imposte da Meta su piattaforme social come Instagram e Threads. In questo contesto, Report si propone di fare luce su come la tecnologia interagisca con la politica, sollevando importanti interrogativi sul dibattito pubblico contemporaneo.

La situazione in Medio Oriente: Israele e Gaza

Un anno fa, il 7 ottobre, si è verificato un attacco di Hamas contro obiettivi israeliani, evento che ha portato alla morte di circa 2000 persone. Da allora, il governo di Benjamin Netanyahu ha intensificato le operazioni militari contro Hamas nella Striscia di Gaza. Le conseguenze per i civili sono state devastanti, con stime che riportano oltre 43.000 morti, di cui più di 17.000 bambini. In risposta a questa crisi, la Corte Internazionale di Giustizia ha avviato un procedimento contro Israele per presunti crimini di genocidio.

Nella puntata di stasera, Report approfondirà le trasformazioni che Israele ha subito negli ultimi vent’anni, analizzando il modo in cui il Paese sia diventato un modello per l’estrema destra a livello globale. L’inchiesta si concentrerà anche sul ruolo delle industrie belliche e delle aziende specializzate in cybersecurity in Israele, che testano armi e tecnologie nella Striscia di Gaza per poi esportarle in tutto il mondo, Italia compresa.

I legami di Donald Trump con la mafia italo-americana

Nella seconda parte della trasmissione, verrà presentata un’inchiesta dal titolo Make America Italian Again, a cura di Sacha Biazzo. Questa indagine intende far luce sui presunti rapporti tra Donald Trump e la mafia italo-americana.

Attraverso testimonianze inedite di ex membri della mafia, investigatori e collaboratori di Trump, il reportage rivela come il candidato alla presidenza degli Stati Uniti possa aver mantenuto, nel corso degli anni, legami con figure mafiose. Dalla costruzione della Trump Tower fino ad oggi, i legami tra Trump e la mafia sollevano interrogativi inquietanti riguardo all’influenza che tali rapporti potrebbero esercitare sul panorama politico degli Stati Uniti.

Meta e il controllo dei contenuti politici

L’ultima inchiesta della serata sarà condotta da Lucina Paternesi, con la collaborazione di Roberto Persia. A partire da febbraio 2024, Meta ha implementato nuove restrizioni sui contenuti politici su Instagram e Threads, nell’intento di arginare la polarizzazione e la diffusione di notizie false.

Questo passo è stato motivato anche dalla necessità di affrontare gli scandali che hanno colpito il social network, come quello di Cambridge Analytica e gli eventi del 6 gennaio a Capitol Hill.

L’indagine di Report si propone di esaminare le conseguenze di tali misure, interrogandosi su chi stabilisca i criteri per definire ciò che è considerato “politico” e quali voci potrebbero essere silenziate nel dibattito pubblico in un’America sempre più divisa. La puntata di stasera promette di offrire uno sguardo critico e incisivo su questi temi, invitando gli spettatori a riflettere sull’importanza dell’informazione e della libertà di espressione in un contesto mediatico in continua evoluzione.