Una nuova variante di Covid, simile all’omicron ma più contagiosa, è diventata dominante in Cina e si sta diffondendo tra la popolazione. Si prevede che i casi possano raggiungere i 65 milioni alla settimana entro giugno, quando l’epidemia raggiungerà il suo picco.
Ritorna il Covid in Cina
A pochi giorni dall’annuncio della fine della pandemia da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, una nuova variante è tornata a far paura in Cina. Si tratta di XBB (Acrux).
Sebbene durante il contagio la Cina sia stata in isolamento e abbia attuato la politica del “Covid Zero”, ha recentemente abbandonato questo approccio per concentrarsi sui vaccini come altri Paesi.
Poiché la nuova variante si è diffusa così rapidamente, gli esperti prevedono che entro giugno potrebbero verificarsi 65 milioni di casi a settimana.
Le caratteristiche della nuova variante
Secondo gli esperti, XBB è estremamente simile alla variante omicron. A tal punto che la Commissione Sanitaria Nazionale lo ha classificato come ricombinante, ovvero un membro della sua stessa famiglia, in questo caso quella dominante nell’attuale epidemia di coronavirus in Europa.
Poiché la XBB è altamente contagiosa ma relativamente poco pericolosa – i suoi sintomi non sono abbastanza gravi da minacciare le persone infettate – ha un basso tasso di mortalità.
Pertanto, non si dovrebbe fare ulteriore pressione sugli ospedali cinesi, già messi a dura prova dalla politica di “crescita zero della popolazione”.
La previsione di Bassetti sulla nuova variante
Anche Matteo Bassetti, direttore di Malattie Infettive San Martino offre rassicurazioni: “Sicuramente 65 milioni di casi a settimana su una popolazione di 1,5 mld vogliono dire numeri abbastanza importanti. Ma se riusciamo a cogliere la ricaduta, almeno il 5% della popolazione sarà sottoposto a un trattamento per una forma più lieve di polmonite, non così grave o pericolosa come sarebbe altrimenti.