Selvaggia Lucarelli rivela il suo incubo: “Sono vittima di un cyber stalker, conosco la sua identità”

Nonostante le denunce, le prove raccolte e persino la conoscenza dell’identità di chi la tormenta, Selvaggia Lucarelli sembra non riuscire a liberarsi dall’incubo che la perseguita da anni.

La giornalista e giudice di Ballando con le Stelle ha deciso di rendere pubblica la sua esperienza di stalking, condividendola con i suoi follower. Una situazione che, nonostante le autorità siano state informate, continua a non trovare una soluzione, lasciando la giornalista in un clima di paura e frustrazione.

Selvaggia Lucarelli vittima di stalking: “Una situazione spaventosa”

Selvaggia Lucarelli ha rivelato di essere vittima di stalking da parte di un cyberstalker, una persona già nota per aver perseguitato altre vittime, in particolare figure del mondo accademico e del web. La giornalista ha spiegato di essere consapevole dell’identità del suo persecutore, un uomo che aveva già scoperto anni fa durante un’inchiesta giornalistica.

In quell’occasione, Lucarelli aveva smascherato il modus operandi di questo individuo, che sceglieva le sue vittime principalmente tra giovani studentesse italiane e statunitensi, utilizzando sofisticate tecniche di manipolazione online.

Secondo quanto raccontato dalla giornalista, il cyberstalker usa strumenti avanzati come fake news, deep fake, documenti e chat falsi, oltre a creare pagine web ben indicizzate in cui denigra le sue vittime, accusandole di crimini inesistenti. Selvaggia Lucarelli ha scoperto l’esistenza di diverse pagine a suo nome contenenti falsità e diffamazioni. Questo incubo virtuale è stato definito dalla stessa giornalista come un vero e proprio “catalogo degli orrori”, in cui lei stessa è finita.

L’appello di Selvaggia Lucarelli

Selvaggia Lucarelli ha deciso di rendere pubblica questa vicenda nella speranza che le autorità competenti intervengano finalmente in maniera efficace contro questo pericoloso individuo. La giornalista ha descritto la situazione come “spaventosa”, sottolineando che, nonostante la sua esperienza e la sua capacità di difendersi, l’esasperazione l’ha portata a chiedere aiuto pubblicamente. La speranza è che la sua denuncia pubblica possa portare a un intervento deciso per mettere fine a questa persecuzione che dura ormai da troppo tempo.