Temptation Island, Lino Giuliano accusa di bodyshaming un locale che però lo smentisce: “Sconcertati da false accuse”

Tra i protagonisti dell’ultima edizione di “Temptation Island” c’è Lino Giuliano, che ha iniziato il programma insieme alla fidanzata Alessia Pascarella, ma ha concluso l’esperienza legato alla tentatrice Maika Randazzo.

Tuttavia, di recente, Lino è tornato al centro dell’attenzione per un motivo diverso: ha accusato un noto locale catanese di bodyshaming nei confronti di una giovane ragazza, raccontando dettagliatamente l’accaduto sui social. La risposta del locale non si è fatta attendere: ecco cosa è successo.

Lino Giuliano accusa un locale di bodyshaming

Lino Giuliano ha deciso di condividere con i suoi follower la sua versione dei fatti, spiegando nei dettagli cosa è accaduto.

“Voglio fare questo video per denunciare l’organizzazione pessima del locale LiMe a Catania: sicurezza inadeguata e un comportamento vergognoso! Mentre ero nel locale con un amico, siamo stati invitati in consolle. A un certo punto, una ragazza un po’ più in carne mi ha chiesto una foto, ma la sicurezza non le permetteva di salire in consolle, e questa cosa mi ha subito infastidito” – ha raccontato Lino in un video pubblicato sui social – “Così l’ho chiamata e l’ho fatta entrare per fare la foto, ma dopo appena un minuto sono arrivati 3 o 4 buttafuori che ci hanno cacciato fuori entrambi”.

Visibilmente infastidito, Lino ha proseguito: “Perché? Perché questa ragazza aveva qualche chilo in più e secondo loro rappresentava una cattiva immagine. Questa cosa mi ha ferito profondamente e ho litigato con tutti. Non tollero che una ragazza venga offesa solo per il suo aspetto fisico. Alla fine, l’ho portata a mangiare qualcosa per farla sentire meglio. Evitate questo locale, è davvero orribile”.

La replica del locale: “Squallido usare un falso bodyshaming”

Il locale accusato da Lino Giuliano ha risposto prontamente attraverso i suoi canali social:

“Siamo sconcertati dalle false accuse lanciate in pochi minuti. I nostri standard non includono ospitate di personaggi televisivi di secondo piano. Lino si trovava nel nostro locale grazie a un’amicizia recente con il nostro deejay. È squallido usare un falso bodyshaming come copertura per giustificare un comportamento maleducato: il signore, insieme ad altri suoi amici, inclusa la ragazza citata, si è introdotto in consolle senza permesso, creando confusione. Il nostro responsabile tecnico, dopo ripetuti richiami ignorati, ha ritenuto necessario allontanarli”.

La ragazza coinvolta interviene

A sostegno di Lino è arrivata anche la testimonianza della ragazza protagonista dell’incidente nel locale: “Ora parlo io […] Fate schifo, siete patetici! Nemmeno vi preoccupate di chi entra o esce dai vostri locali? Questa è la vostra giustificazione perché non l’avete invitato? Eppure, vi fa comodo, ospitato o no”.