Terremoto Campi Flegrei, dieci scosse in 30 ore: due con epicentro a Napoli

Nelle ore notturne tra il 13 e il 14 aprile, l’attività sismica è stata avvertita fino a Napoli (a una distanza di 40 chilometri), tanto da essere percepita anche da cittadini non esperti di terremoti. Il numero di eventi sismici rilevati nei Campi Flegrei in un mese ha raggiunto le 612 unità.

Le scosse sono state tutte accompagnate da un forte boato e hanno avuto epicentri diversi, tranne le due che si sono verificate all’alba di questa mattina.

L’epicentro del sisma è stato relativamente basso, da 1 a 2,5 chilometri di profondità, ed è aumentato all’interno di questa fascia da 5 chilometri fino a raggiungere i 10 chilometri. Due scosse si sono avvicinate a Napoli: una alle 21:40, che ha colpito Coroglio; un’altra registrata alle 3 del mattino, che ha causato danni a Bagnoli.

La più intensa è stata di magnitudo 1,5, rilevata alle 19.09 di ieri.

Il fenomeno del bradisismo, associato all’attività vulcanica nel Golfo di Pozzuoli, vede le rocce sopra una cintura magmatica contrarsi ed espandersi. Negli ultimi decenni è tornato a sollevarsi insieme a frequenti scosse sulla terraferma.