Nel cuore del pomeriggio di lunedì 23 ottobre, nei pressi di Villa Revedin, si è verificata una tragedia che ha scosso la comunità.
Durante una manifestazione organizzata da Caritas e Cefa, un anziano di 64 anni di nazionalità polacca è stato vittima di un incidente inaspettato e letale.
L’uomo è incappato accidentalmente in un nido di vespe situato a terra. In un attimo, è stato assalito dagli insetti e, in pochi minuti, è stato colto da un arresto cardiaco a causa delle punture.
I soccorsi sono stati tempestivi, ma nonostante gli sforzi, l’uomo è stato dichiarato morto poco dopo il suo arrivo all’Ospedale Maggiore, classificato come intervento di massima urgenza.
Lo shock anafilattico, come esplicato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), è una grave reazione allergica che può avere esiti fatali. Tale reazione può manifestarsi in pochi istanti o anche alcuni minuti dopo l’esposizione all’allergene.
Durante uno shock anafilattico, il sistema immunitario rilascia una serie di sostanze chimiche che provocano una brusca diminuzione della pressione sanguigna e la chiusura delle vie respiratorie.
I fattori scatenanti più comuni includono il veleno degli insetti, l’ingestione di cibi o farmaci a cui si è allergici e l’esposizione al lattice.
I sintomi di uno shock anafilattico possono includere un battito cardiaco rapido e debole, orticaria, nausea e vomito.
È fondamentale intervenire rapidamente con l’iniezione di adrenalina, che potrebbe necessitare di ulteriori dosi se i sintomi persistono, seguita da un immediato trasferimento in pronto soccorso. Nel caso di puntura di insetto, è cruciale rimuovere il pungiglione senza indugio.