Umberto Tozzi è attualmente in tournée per salutare il suo pubblico, un viaggio che lo porterà sia in Italia che all’estero e che si estenderà per un anno intero.
Con 50 anni di carriera alle spalle, il cantautore torinese ha venduto oltre 80 milioni di dischi e ha tenuto più di 2.000 concerti.
Tuttavia, è giunto il momento di fare una pausa. Per il suo ritiro dalle scene, Tozzi ha ideato uno spettacolo straordinario, supportato da un’orchestra di 21 elementi.
“L’idea di un tour con un’orchestra che esalta la parte sinfonica della mia musica mi entusiasma,” ha dichiarato in un’intervista al “Corriere della Sera”. “Oltre al pop e al rock, molte delle mie canzoni hanno una struttura armonica, melodica e sinfonica. In questi concerti, assisterete a un vero e proprio spettacolo sonoro.”
Le origini della passione musicale di Umberto Tozzi
Umberto Tozzi non aveva inizialmente intenzione di diventare un cantante.
“La mia voglia di scrivere canzoni è emersa quando ho incontrato il produttore Giancarlo Bigazzi,” racconta. “Mi disse di incontrarlo a Firenze, a casa sua in via Santa Marta. Senza navigatori, trovarlo sulle colline fiorentine con la mia Fiat 127 fu una vera avventura. Con Bigazzi, che ha sempre creduto in me, ho scritto canzoni per 17 anni e condiviso momenti indimenticabili negli anni ’70 e ’80.” Il suo successo esplose nel 1977 con il celebre brano “Ti amo”. Nel 1982, la cantante americana Laura Branigan realizzò una cover di “Gloria”, che divenne parte della colonna sonora di “Flashdance”. Nel 2013, Martin Scorsese scelse la versione originale per il film “The Wolf of Wall Street”.
La riflessione di Umberto Tozzi: “La malattia mi ha fatto rivalutare la vita”
Oggi, Tozzi ha preso la decisione di ritirarsi. Nella sua intervista, spiega il motivo di questa scelta:
“Penso che ogni cosa debba seguire il suo corso. Avevo già considerato il ritiro a 50 anni, ma avevo progetti da realizzare e ho continuato. Tuttavia, la malattia affrontata negli ultimi due anni, fortunatamente superata, mi ha spinto a riflettere sulla mia vita. Ho pensato: ‘Umberto, goditi serenamente ciò che ti resta, fai ciò che senti e non stressarti più’.”
Durante il periodo della malattia, Tozzi temeva di non tornare più sul palco.
“Ho rivissuto i momenti belli che la mia carriera mi ha regalato,” confida. “Mi chiedo se sia davvero pronto a lasciare il pubblico, ma ora non voglio pensarci. Mi godo questo tour che durerà almeno un anno.”
Per quanto riguarda il suo futuro musicale, Tozzi ammette:
“Non so se continuerò a registrare canzoni. Ci ho impiegato 7-8 anni per realizzare il mio ultimo progetto. La musica è cambiata, ma non potrei mai avventurarmi nel rap o in altri generi che non mi rappresentano – confida il cantautore – Ho pensato di rielaborare le mie canzoni con suoni più moderni: credo che il risultato sia potente”. In passato, ha definito “ridicoli” i cantanti della nuova generazione.
“Non li conosco – sottolinea oggi – Ogni tanto vedo qualcuno in tv. Io ho vissuto un’epoca straordinaria, di creatività unica. Nella mia playlist ci sono i grandi, dai Beatles ai Coldplay, e Lucio Battisti, un genio che ha rivoluzionato la musica italiana”.