E una delle poche vitamine che il corpo può produrre da solo. O quasi da solo, perché ha bisogno dell’aiuto dal sole, motivo per cui viene spesso definita la vitamina “del sole”, ma puoi trovarla anche in alcuni alimenti. È la vitamina D che svolge diversi ruoli importanti nell’organismo, tra i quali:
- mantenere ossa e denti forti,
- promuovere la corretta funzione muscolare,
- facilitare la comunicazione tra il cervello e il corpo,
- contrastare l’infezione.
I valori della vitamina D si misurano attraverso le analisi del sangue. Ci sono tuttavia dei segni, dei campanelli di allarme, che possono indicare che il tuo organismo ne dispone di quantità sufficienti.
I più comuni sono:
- indebolimento delle ossa, e tendenza a fratture,
- maggiore facilità ad ammalarsi,
- stanchezza,
- umore instabile.
Ma non sono gli unici: ce ne sono altri, forse meno noti, che indicano appunto una necessità dell’organismo di maggiore apporto, come ad esempio:
- maggiore sensibilità al dolore,
- formicolio a mani e piedi (la sensazione di avere degli aghi o degli spilli nelle mani e nei piedi),
- debolezza muscolare agli arti in prossimità del tronco (nella parte superiore delle braccia, alle cosce),
- tremori, spasmi e contrazioni muscolari,
- andatura ondeggiante a causa della debolezza muscolare delle cosce,
- difficoltà di guarigione di ferite e cicatrici.
Vanno tenuti in considerazione anche i fattori che possono ostacolare l’assorbimento della vitamina D: la presenza di uno o più di questi possono indicare che sei a maggior rischio di carenza. Questi sono:
- età: gli anziani sono considerati più a rischio perché la pelle con il passare degli anni sintetizza meno vitamina D,
- poca esposizione al sole,
- malnutrizione,
- pelle scura o con fototipo 5 e 6,
- alterazioni della funzionalità di rene e fegato,
- assunzione di alcuni tipi di farmaci.
Inoltre, anche queste condizioni di salute possono ostacolare l’assorbimento della vitamina D e quindi contribuire a valori insufficienti:
- malattie infiammatorie intestinali, come morbo di Crohn o colite ulcerosa,
- celiachia,
- fibrosi cistica,
- aver subito interventi bariatrici per la riduzione del peso o di resezione intestinale,
- insufficienza pancreatica.
CARENZA DI VITAMINA D, ALIMENTI E INTEGRATORI
Se i raggi del sole aiutano il corpo a sintetizzare la vitamina D3 (colecalciferolo), è invece attraverso l’alimentazione che è possibile integrare la vitamina D2 (ergocalciferolo).
VITAMINA D ALIMENTI
Gli alimenti ricchi di vitamina D sono l’olio di fegato di merluzzo e gli oli di pesce in generale, il pesce (in particolare salmone, tonno, pesce spada, trota, sgombro, aringa, anguilla), il tuorlo d’uovo, il latte e il burro, e funghi porcini.
In commercio è possibile trovare anche alimenti arricchiti con vitamina D, come latte e yogurt, latte di soia, margarina e cereali per la colazione.
VITAMINA D INTEGRATORI
Solo nei casi indicati dal medico può essere utile l’integrazione di vitamina D attraverso integratori e farmaci, che sono disponibili in dosaggi anche molto diversi. Per questo motivo è fondamentale seguire le indicazioni del dottore inerenti al quantitativo da assumere e alla durata dell’integrazione. Un eccesso di vitamina D nel corpo è ugualmente pericolosa e può avere effetti collaterali a carico del cuore e dei reni.