Gli avvocati di Massimo Bossetti avranno accesso ai reperti raccolti sul caso Yara Gambirasio.
La sezione penale della Corte di Cassazione ha concesso un rinvio dell’ordinanza emessa dalla Corte d’Assise di Bergamo il 21 novembre 2022.
Il 21 novembre 2022, la Corte d’Assise di Bergamo ha negato agli avvocati difensori l’accesso a prove che potrebbero essere utili per il riesame del processo a Massimo Bossetti per l’omicidio di Yara Gambirasio, il crimine per il quale è stato condannato nel 2009 e per il quale sta scontando l’ergastolo.
Venerdì, la Corte Suprema ha ribaltato una sentenza precedente e ha permesso al team di difesa di Bossetti di accedere a tutti i reperti confiscati.
“L’avvocato di Bossetti, Claudio Salvagni, ha dichiarato in un’intervista all’Adnkronos:
“In attesa della decisione della Cassazione e sulla base di quanto riportato dalla stampa, ci sentiamo molto ottimisti: ora inizia la nostra ricerca per dimostrare che il DNA di Massimo Bossetti non è stato trovato sulla scena del crimine”.
Per dimostrare l’innocenza di Massimo Bossetti, la difesa consulterà i reperti.
Il caso dell’omicidio di Yara Gambirasio non è a una svolta, ma con il consenso ottenuto in Cassazione, gli avvocati di Massimo Bossetti possono ora accedere a tutti i reperti utilizzati durante il processo del loro cliente.
Se l’esito della consultazione è favorevole alla difesa, questa può presentare una nuova richiesta e la Corte d’Assise prenderà in considerazione nuovi accertamenti tecnici.
La ricognizione dei risultati deve essere fatta con attenzione, in modo da non influenzare o compromettere la loro integrità.
Yara Gambirasio, 13 anni, è scomparsa il 26 novembre 2010. Era uscita dalla sua casa di Brembate di Sopra (Bergamo) per recarsi al centro sportivo per un allenamento di ginnastica ritmica.
IIl suo corpo è stato ritrovato in avanzato stato di decomposizione il 26 febbraio 2011 da un aeromodellista che passava per caso in un campo vicino a Chignolo D’Isola, sempre nella Bergamasca.
Il 16 giugno 2014, Massimo Bossetti è stato arrestato e accusato dalla polizia di essere l’autore dell’omicidio di Yara. Tuttavia, i suoi avvocati insistono sull’innocenza del loro cliente fin dal primo giorno.
Recentemente il gip ha chiesto di indagare su Letizia Ruggeri, il pm che decifrò il Dna, con l’ipotesi di depistaggio.